Per star bene bisogna liberarsi da tutto ciò che ci incatena

14.09.2012 17:40

Vi è mai capitato di sentirvi incatenati ? Una vera e propria sensazione di soffocamento, blocco, paralisi nella vostra forza vitale ? Io ho cominciato a sentire una forte sensazione di blocco, quandoa vevo 15 anni, alle soglie dell'adolescenza. Nel momento in cui la bambina vuole prendere il volo e volare con le proprie ali. Ma per qualche motivo o per svariati motivi che so e non so ora, mia madre ha fatto di tutto per impedirmi di volare con le mie ali, pensando bene a non insegnarmi a volare. Preferiva prendermi in spalla e volare lei al mio posto improntando la sua educazione sulla dipendenza piuttosto che rendermi autonoma sicura e forte per 'affrontare' il mondo da giovane adulta. Non le interessava affatto rendermi autonoma da nessun punto di vista. Ma questo lo 'vedo' ora, allora mi sentivo bloccata nella mia creatività e questo mi rendeva infelice. I pensieri dei genitori influenzano i figli anche se non sono mai esplicitamente espressi in forma di parole. Nessuno è perfetto ed è giusto che i figli capiscano che i genitori possono sbagliare ed essere imperfetti secondo certe aspettative che è comunque meglio non avere. Ma quando l'imperfezione è rappresentata da un'aspettativa assurda, come quella di pretendere che i figli rimangano sempre bambini e rimangano sempre con i genitori,qui si rasenta la follia. Il torto più grande che si può fare a chiunque e specialmente quando ci sono dei legami 'di sangue', è quello di aspettarsi delle cose dall'altro fregandosene di sapere se è anche ciò che quella persona vuole. Il principio fondamentale della dignità umana, è la libertà di scelta. Così mia madre, che ha anche provato a leggere il mio diario personale per conoscere cosa facevo, mi ha reso la vita difficile e così mi sono vista costretta, come impulso irresistibile, a cercare la mia liberazione. Dicono che ci scegliamo noi i genitori, da lassù. Questo non lo so. Finchè non ne faccio esperienza, non posso esserne certa. Si possono fare molte ipotesi per spiegare le ragioni per cui si incontrano determinate persone nella vita. E non capisco perchè mi sarei scelta una difficoltà tale per 'crescere'. Perchè non potevo 'crescere' senza dover 'combattere', soffrire, scappare ? Se mi trovo ancora qui a scriverne è perchè mia madre è stata la mia persecutrice, almeno così la considero io e tutora ha delle forti aspettative disinteressandosi pienamente di sapere se è quello che voglio io, adesso che sono mamma io stessa. Si è messa in testa che deve vedere mio figlio, nonchè suo nipote, ogni santo giorno. Ma io non voglio questo. Per me mia madre è pericolosa a livello psichico perchè 'lavora' molto con la manipolazione psichica per indurre le persone a fare ciò che desidera lei. E quanto è tenera e senza filtri la mente di un bambino ! Dopo una mezza giornata con lei, mio figlio, di 15 mesi, ha cominciato a ripetere la parola 'nonna e nonno ' in continuazione. Sa dire mamma e papi, però dopo quel giorno che gliel'ho affidato, per quelle poche ore, mio figlio non diceva più mamma ma nonna ! Io non gli ho mai insegnato a dire mamma , lo ha imparato da solo, in modo spontaneo. Mia madre deve aver ripetuto quella parola per tutto il tempo che il piccolo è stato lì. Questa è 'manipolazione psichica' : voler indurre un'azione negli altri facendo il lavaggio del cervello. Quendo ero una bimba e poi un'adolescente , mi sono accorta molto presto che spesso diceva le cose per indurmi a pensarla come lei o a fare ciò che faceva piacere a lei, calpestando ogni mia volontà. Fin da molto giovane, ho dovuto 'combattere' per sopravvivere come 'io'. Ma se esageravo nel far valere la mia identità propria, venivo insultata e picchiata così, io che adoro l'armonia e la pace, mi vedevo costretta a volte, per il quieto vivere, di assecondarla apparentemente, continuando a 'nutrire' il mio 'io' di nascosto con i miei migliori amici di sempre : i libri. Ho sofferto veramente tanto e non so perchè proprio mia madre dovesse essere la mia persecutrice. Però è così che l'ho vissuta. E anche adesso che sono adulta e che ho la mia famiglia, lei rimane sempre con quelle tendenze persecutorie in forma di aspettative che se non sono soddisfatte si trasformano in qualcosa di peggio : i sensi di colpa. So che ci sono molte persone che hanno e che vivono situazioni di questo tipo, per questo mi sono decisa a scriverne.